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venerdì 16 ottobre 2009

Giovani Talenti Sardi - Daniele Ragatzu: "Il Ragatzu dei record"


Per inaugurare questa rubrica settimanale che spero possa servire, man mano, a dare una piccola vetrina alle giovani e meritevoli leve del calcio sardo, la scelta è ricaduta su un volto già noto al pubblico dei calciofili dal palato fino: Daniele Ragatzu.
Nato a Cagliari (ma quartese d.o.c.), il 21 settembre 1991, Daniele Ragatzu è un'attaccante veloce, potente e tecnico che ha mosso i primi passi dando calci al pallone nei settori giovanili della Ferrini e del Quartu S. Elena, società calcistiche dell'hinterland cagliaritano, approdando poi nel settore giovanile del Cagliari, dove è divenuto, a suon di gol, punto di forza e fiore all'occhiello della formazione Primavera.
In tanti a credere in lui, a partire dall'allenatore della Primavera Giorgio Melis, che ne ha curato la crescita affinando la tecnica e irrobustendo il fisico (da 170 cm e 68 kg a 172 cm e 70 kg) passando per il responsabile e direttore del settore tecnico rossoblù Gianfranco Matteoli (regista sopraffino, ex gloria di Inter e Nazionale, capitano del Cagliari nei primi anni novanta, durante la storica cavalcata Uefa del '93) che ne ha vantato più volte la classe cristallina e la disciplina dentro e fuori dal campo, tanto da convincere il "Massimo" presidente a definire il giovane gioiello della "cantera" isolana, "il nuovo Muzzi", durante il precampionato della stagione 2008/09, nel quale il talentino era ancora un perfetto sconosciuto.
Ma i gol di Daniele non si fermano alla Primavera rossoblù e il giocatore quartese mette a disposizione il suo talento anche a livello di rappresentative nazionali, rispondendo attualmente alle convocazioni della nazionale Under 19 di Mario Piscedda, della Under 20 di Francesco Rocca e anche del nuovo ciclo della Under 21 di Gigi Casiraghi. Sempre con Rocca in panchina, Daniele Ragatzu si tolse la soddisfazione di segnare, il secondo dei gol, che nella finale contro i parietà della Serbia, permisero (con un secco 3 a 0) ai giovanissimi azzurri della rappresentativa Under 16 (tra loro gli interisti Destro e Santon e il "red devil" Macheda) di laurearsi campioni del torneo "Europa Unita".
Il suo esordio assoluto in prima squadra, in tornei ufficiali, è avvenuto il 16/01/2008 nel ritorno degli ottavi di Coppa Italia a Marassi contro la Sampdoria (per la cronaca vinsero i blucerchiati 4 a 0), quando Ballardini lo gettò nella mischia e il ragazzino sedicenne giocò una mezz'ora di discreta fattura.
Non è tardata ad arrivare nemmeno la prima partita nella massima serie, quando non ancora maggiorenne, Allegri lo fece entrare in campo in un Cagliari-Torino datato 1 marzo 2009; sempre nella stessa stagione, l'11 aprile riuscì a realizzare un record storico quando, appena entrato (su assist di un altro sardo, il formidabile trequartista Andrea Cossu) con un tocco di destro sottoporta, segnò con freddezza il suo primo gol in serie A, allo stadio "Franchi" contro la Fiorentina al minuto 86 (rete però inutile ai fini del risultato, vinsero i viola 2 a 1), battendo così il precedente primato, che durava da 18 anni, di Pietro Paolo Virdis: divenne infatti il più giovane marcatore del Cagliari nella massima divisione all'età di 17 anni, 6 mesi e 20 giorni. Daniele ha ancora tanto da dimostrare, il suo bottino parla di 6 presenze (di cui una in Coppa Italia) e 1 rete, in partite ufficiali col Cagliari e in questa stagione di serie A non è ancora sceso in campo con la prima squadra,complice una fastidiosa pubalgia che lo ha limitato nel precampionato, ma i presupposti per seguire le recenti orme di un altro prodotto del vivaio rossoblù Francesco Pisano e per riuscire ad emergere definitivamente imponendosi come uno dei migliori talenti sardi, a livello nazionale, ci sono tutti.
Piuttosto sarà compito della società di Massimo Cellino, curare la maturazione di questo giovanissimo talento (appena divenuto maggiorenne e premiato dal comune di Quartu Sant'Elena per meriti sportivi) facendolo desistere dall'accettare la corte di club che lo hanno richiesto in prestito (Frosinone e Albinoleffe) o a titolo definitivo, in Italia e in Premier League (Milan, Chelsea e notizia di oggi -16/10-2009 n.dr.- il WestHam di "Magic Box", Gianfranco Zola).
Se Daniele confermerà le aspettative, sarà doveroso prendere in considerazione l'idea di blindarlo per farlo diventare, come ha egli stesso dichiarato (e i tifosi lo sperano) una bandiera del Cagliari, proponendogli un prolungamento del contratto con relativo adeguamento, dato che attualmente il numero 30 del Cagliari detiene un altri due record: oltre a esser il più giovane esordiente con la maglia rossoblù 8a 16 anni e 4 mesi) come evidenziato dalla Gazzetta dello Sport è il giocatore meno pagato della massima serie, con uno stipendio di circa 20.000 euro a stagione fino al 2011 (superato da giovani compagni come i difensori rossoblù Carta e Di Laura e il terzo portiere Vigorito -legati anch'essi al Cagliari fino al 2011- la retribuzione dei quali si aggira attorno ai 50.000 euro l'anno). Se dovesse cedere alle lusinghe di altri sodalizi sportivi poi non dite che noi de "Il calcio in Sardegna" non vi avevamo avvertito: Ragatzu avvisato, mezzo salvato.

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