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martedì 16 novembre 2010

Cronache di parte: Sa Vida Noa - DLF Cagliari 3-0

Terza Categoria - Girone B - 3^ Giornata
14-11-2010, ore 11.00 - Campo comunale, Quartucciu
Sa Vida Noa - DLF Cagliari 3-0
Cronaca di parte (DLF Cagliari)

Si dice che dagli errori commessi si tragga lo spunto per migliorare e che l'esperienza insegni ad agire meglio. Si dice! Si dice che il DLF abbia i suoi mali principali nell'incapacità di creare gioco e di fare filtro in mediana. Si dice! Si dicono tante cose, ma ancora non si è visto nessun correttivo, capace di rimettere in sella la compagine ferroviaria, che alla terza apparizione stagionale ripropone le stesse pecche.
In toto esente da colpe il reparto arretrato, mai servito a dovere quello avanzato, il centrocampo (troppo sulle gambe e privo di idee) subisce costantemente la pressione e l'aggressività degli agguerriti padroni di casa. Appare evidente che la personalità e la capacità di lettura delle situazioni tattiche e di gioco sono qualità preziose che si acquisiscono solo con un preciso lavoro in fase di allenamento e, elemento fondamentale, con una unione di intenti ed armonia che in questo momento sembrano mancare alla compagine di Viale La Playa, nonostante il fatto che l'organico sia indubbiamente più forte in ogni reparto rispetto allo scorso campionato.
Mister Giacomini, seppur in precarie condizioni fisiche, schiera dall'inizio Virdis fra i pali e Floris in mezzo alla difesa, affiancato da Sotgiu e con Frau e Randaccio sugli esterni; in mediana Bua e Cabras operano ai lati di Sainas e Belfiori (all'esordio dopo la squalifica, strascico della scorsa stagione); avanti scelte obbligate con Cubeddu e Demontis in campo e nessun attaccante in panchina.
La gara è caratterizzata dalla maggior voglia di vincere dei padroni di gasa, che spesso però travalica l'aspetto sportivo, sfociando in aggressività (pugni gratuiti) ed aperta e plateale intimidazione, senza che l'arbitro, pur accorgendosi dei fatti che capitavano anche a non più di mezzo metro da lui, avesse mai la personalità di dire niente in merito (don Abbondio insegna: "se uno il coraggio non ce l'ha, non se lo può dare"). Tutto ciò non può comunque giustificare l'atteggiamento remissivo della formazione di Giacomini, che anche questa volta è sembrata subire la partita anziché giocarla: la sconfitta brucia particolarmente per l'entità del risultato, maturato contro una formazione apparsa, sotto il profilo tecnico, decisamente inferiore, e che, soprattutto, non ha creato grandi occasioni da rete, ma sicuramente di più del DLF che, specie nella ripresa, non è quasi riuscito ad uscire dalla propria metà campo.
In cronaca si devono sicuramente riferire le tre segnature dei locali, tutte occorse nella ripresa: al 10° su un rinvio del portiere locale Belfiori, sbilanciato da un avversario, prolunga la traiettoria della sfera, che scavalca Sotgiu, raggiungendo l'avanti del Sa Vida Noa, il cui tiro non ben effettuato colpisce il palo e si insacca; al 38° su un'alta respinta della difesa ospite la palla si impenna, viene controllata da un centrocampista ospite che riesce incredibilmente a fare 30 metri palla al piede senza venir contrastato efficacemente da nessuno ed a mettere la palla in rete; al 43° un cambio di gioco da sinistra a destra trova liberi due giocatori rossi nell'out difensivo sinistro del DLF, sguarnito da Liggi, e per loro è facile battere Virdis per il 3-0 finale.
Oltre a ciò da rilevare: nel primo tempo un'occasione per i locali (palombella beffarda verso l'incrocio del primo palo, respinta in angolo da Virdis) ed una discesa sulla sinistra di Randaccio (atterrato a costretto quindi ad uscire per infortunio, al pari di Floris e Sotgiu: 3 infortunati in una gara e tutti nella difesa della stessa squadra dovrebbero quantomeno essere "sospetti" per chi dirige la gara); nella ripresa una punizione dalla distanza dei locali respinta in tuffo da Virdis che concede l'angolo.
Tirando le somme, i tre punti sono assolutamente meritati per la compagine di Quartucciu, mentre per il DLF è necessario un deciso cambio di rotta, uno scossone che possa dare un segnale forte all'ambiente e permettere di rimettersi in carreggiata, lavorando molto sulla personalità e sui movimenti dei reparti, specie della mediana.

2 commenti:

  1. Ragazzi, il commento della gara mi sembra più ke giusto!! questa sera dovremmo parlare un pò della partita non si può andare avanti così!!

    Andrea Virdis

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  2. RISORGERETE!!!!! AL GRIDO DI ALABARè ALABARè !!!

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